top of page

CAMMINO SINODALE  la fase dell’ascolto

Il 17 ottobre scorso, in ogni Cattedrale del mondo, si è dato inizio al cammino sinodale che ci vedrà tutti coinvolti in una prima fase di ascolto della realtà.

Siamo ormai di fronte a un cambiamento epocale; allora non bastano più ritocchi marginali per mettersi in ascolto di ciò  che, gemendo, lo Spirito dice alle Chiese.

​

Siamo come dentro le doglie di un parto:

è il tempo di sottoporre con decisione al discernimento comunitario l’assetto della nostra Pastorale, lasciando da parte le tentazioni conservative e restauratrici e affrontando con decisione il tema della “riforma” cioè del recupero di una forma più evangelica. Pertanto “ogni battezzato dovrebbe sentirsi coinvolto nel cambiamento ecclesiale e sociale di cui abbiamo tanto bisogno”

(dal Vademecum per il sinodo 1.4).

​

Per la prima volta il Sinodo coinvolge tutto il Popolo di Dio, proponendo una prima fase, che consiste nell’ascolto di tutti: dei battezzati, delle persone che si incontrano in ogni ambiente di vita, dei Pastori tutti, fino al papa stesso.

​

In che modo allora possiamo anche noi iniziare la fase dell’ascolto? 

​

I modi possono essere davvero tanti e diversi. A cominciare dagli operatori pastorali che sono chiamati a mettersi in una particolare  disposizione nei confronti delle persone che incontrano nel ministero che esercitano come catechisti, operatori di carità o di liturgia, ministri straordinari della comunione ecc.

Nella nostra Parrocchia, oltre all’impegno degli operatori pastorali abbiamo individuato alcune persone che si sono rese disponibili ad accompagnare i gruppi sinodali che si incontreranno per riflettere, a partire da alcuni passaggi dell’Evangelii Gaudium, su alcune domande di fondo circa il sentirsi Chiesa e il sognare una Chiesa sempre più evangelica e capace di generare quella tanto agognata fratellanza universale. Oltre a tutto questo, sarà importante anche cercare di mettersi in ascolto di chi in Chiesa non ci viene più per motivi diversi: per dubbi di fede, per svogliatezza, per esperienze negative vissute nel passato. Occorre ascoltare senza giudizio e con cuore aperto e disponibile amici, colleghi di lavoro, vicini di casa, giovani e anziani, nessuno escluso.

​

Per questo motivo, prima di partire in questa fase di ascolto, ci incontreremo in assemblea parrocchiale il giorno 1 dicembre (ore 18 oppure ore 21).

​

Sarà una occasione per focalizzare meglio il senso di questo cammino sinodale, per capire le domande di

fondo che ci accompagneranno, e per comprendere, anche in modo più concreto ed esaustivo in che modo potremo muoverci da qui fino al mese di marzo.

 

A fine marzo saremo chiamati a condividere e raccogliere le diverse esperienze di ascolto vissute in parrocchia e ad elaborare una sintesi che sarà consegnata alla commissione diocesana per il sinodo.

 

Il 2 aprile 2022 vivremo un momento particolarmente significativo: con il cardinale Gambetti, vicario papale per il Vaticano, approfondiremo ulteriormente il senso di questa sinodalità e le sue ricadute sulla vita ecclesiale.

La commissione diocesana invece, dopo aver raccolto le sintesi di tutte le parrocchie, manderà una relazione alla conferenza episcopale italiana. I vescovi avranno il compito di raccogliere l’ascolto di tutte le Chiese italiane ed offrirle alla Chiesa universale. Forse non tutti comprendono la portata epocale di questo lavoro: per la prima volta la Chiesa non offre dall’alto un documento ma prova a scriverlo a partire dai contributi di tutte le Chiese del mondo. I veri protagonisti della Chiesa siamo tutti noi Popolo di Dio.

 

Speriamo  e preghiamo che tutto questo produca frutti di bene per la Chiesa di Dio.

bottom of page