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CAMMINO SINODALE 

Segni e Sogni di Comunità

Cammino sinodale 2023-24

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Linee guida per la fase sapienziale del Cammino sinodale delle Chiese in Italia, documento della CEI per accompagnare e orientare questo Cammino cercando «di capire come far sì che il rinnovamento ecclesiale, coltivato nella fase narrativa, non rimanga solo un sogno». Le riflessioni proposte prendono lo spunto dal particolare del racconto di Emmaus: “Si avvicinò e camminava con loro” e presenta  elementi metodologici per valorizzare la grande ricchezza del lavoro finora svolto da circa 50.000 gruppi sinodali in tutta Italia, con l’obiettivo di -proseguire nel percorso avviato, rafforzando l’esercizio del discernimento e indicando decisioni possibili, impegni, aspetti ancora da sviluppare.

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Sono cinque i macro-temi che raggruppano le istanze raccolte nel biennio dedicato all’ascolto:

 

1) La missione secondo lo stile di prossimità

Stare accanto a chi vive momenti di “soglia” nella Vita. No al giudizio su nessuno e sì all’integrazione con tutti. Impegno concreto dei laici per la pace, la cura del creato, il dialogo tra le culture e le religioni, interessarsi del sociale e della politica.

 

2) il linguaggio e la comunicazione

Camminare a fianco dei giovani. Saper abitare cristianamente i social e i linguaggi moderni. Una celebrazione liturgica che incontra la vita reale.

 

3) la formazione alla fede e alla vita.

Non aver paura di abbandonare schemi del passato e tentare strade nuove offrendo non tante cose, ma di qualità!

 

4) la sinodalità permanente e la corresponsabilità.

La Chiesa è Popolo dei Battezzati, non preti e vescovi. Ministeri ad tempus e a rotazione.

 

5) il cambiamento delle strutture.

Con il coinvolgimento di laici competenti, rivedere le strutture esistenti (materiali, amministrative e pastorali) per farle funzionare al meglio e capire a che rinunciare e cosa rinnovare.

 

Un Oratorio vivo più che mai

Un’estate davvero entusiasmante, ricca di attività ma soprattutto di umanità, di amicizia, di gioia condivisa, quella trascorsa nel nostro Oratorio diffuso cittadino “Casa per tutti”. Dall’estate ragazzi con 100 tra animatori e bambini presenti, i tornei di basket e di calcio a cinque, i venerdì con il summer media organizzato per ragazzi delle scuola medie in collaborazione con la Proloco cittadina, le serate di “Oratorio formato famiglia” il lunedì sera con la presenza di oltre 120 tra adulti e ragazzi. Ed infine il camposcuola per i ragazzi più grandi del nostro oratorio dal 18 al 23 luglio che quest’anno si è svolto in Umbria sui passi di san Francesco ma anche in una cornice paesaggistica e culturale davvero unica. Inoltre durante la giornata mondiale della gioventù,  il 3 agosto, alcuni ragazzi della nostra parrocchia, assieme agli amici di Segni e Valmontone, hanno vissuto l’esperienza di partecipare a una diretta a Tv 2000 per accompagnare gli appuntamenti più significativi vissuti da papa Francesco in quella giornata. Un tempo estivo ricco di occasioni per crescere nelle relazioni di amicizia ma anche per riscoprire la bellezza della fede. In questo mese di settembre siamo in fase di programmazione per offrire ancora tante altre possibilità di incontro e di crescita per ragazzi, adulti e famiglie. Abbiamo intenzione di aprirci sempre di più al territorio circostante con collaborazioni con il mondo della scuola, con le associazioni del territorio, portando il nostro specifico contributo. Possiamo anticipare che nel mese di novembre avremo la gioia di accogliere le reliquie del beato Rosario Livatino (il giudice ragazzino, ucciso dalla mafia) quale esempio e testimonianza di una vita cristiana vissuta a servizio di una civiltà giusta, opponendosi ad ogni forma di criminalità ed ingiustizia. Un modo straordinario per concludere l’anno dei giovani di Colleferro voluto da tutta la nostra città.

Messaggio di Papa Francesco ai referenti Diocesani del Cammino sinodale.

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Sinteticamente, riportiamo le consegne che Papa Francesco ha affidato ai referenti diocesani del Cammino sinodale il 25 maggio scorso per riportarle a tutte le Parrocchie.

 

Naturalmente, la nostra Comunità, tutta, vuole impegnarsi a seguire queste indicazioni.

  

 CONTINUATE A CAMMINARE

Si deve fare. Mentre cogliete i primi frutti nel rispetto delle domande e delle questioni emerse, siete invitati a non fermarvi. La vita cristiana è un cammino. Continuate a camminare, lasciandovi guidare dallo Spirito. Umiltà, disinteresse e beatitudine: tre tratti che devono caratterizzare il volto della Chiesa, il volto delle vostre comunità.

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FARE CHIESA INSIEME

È un’esigenza che sentiamo di urgente, oggi, sessant’anni dopo il Vaticano II. Infatti, è sempre in agguato la tentazione di separare alcuni “attori qualificati” che portano avanti l’azione pastorale, mentre il resto del popolo fedele rimane «solamente recettivo delle loro azioni». Abbiamo bisogno di comunità cristiane nelle quali si allarghi lo spazio, dove tutti possano sentirsi

a casa, dove le strutture e i mezzi pastorali favoriscano non la creazione di piccoli gruppi, ma la gioia di sentirsi corresponsabili.

ESSERE UNA CHIESA APERTA

Riscoprirsi corresponsabili nella Chiesa non equivale a mettere in atto logiche mondane di distribuzione dei poteri, ma significa coltivare il desiderio di riconoscere l’altro nella ricchezza dei suoi carismi e della sua singolarità. Così, possono trovare posto quanti ancora faticano a vedere riconosciuta la loro presenza nella Chiesa, quanti non hanno voce, coloro le cui voci sono coperte se non zittite o ignorate.  Dovremmo domandarci quanto facciamo spazio e quanto ascoltiamo realmente nelle nostre comunità le voci dei giovani, delle donne, dei poveri, di coloro che sono delusi, di chi nella vita è stato ferito ed è arrabbiato con la Chiesa. Ricordate questo, chiamate tutti: giusti, peccatori, sani, malati, tutti, tutti, tutti.

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 ESSERE UNA CHIESA “INQUIETA” NELLE INQUIETUDINI DEL NOSTRO TEMPO

Siamo chiamati a raccogliere le inquietudini della storia e a lasciarcene interrogare, a portarle davanti a Dio, a immergerle nella Pasqua di Cristo. Il grande nemico di questo cammino è la paura:

“Ho paura, stai attento…”.

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